Venerdì 30 maggio, presso il Campus Santa Monica dell’Università Cattolica di Cremona, si è tenuto il convegno “Giovani e agroalimentare: la next-gen della sostenibilità”, promosso e organizzato da CremonaFiere, in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore, a cui hanno partecipato numerose studenti di diversi Istituti Cremonesi. Un’occasione per dialogare sul futuro dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente, visti con gli occhi dei giovani, tra sfide, innovazione e sostenibilità.
Ad aprire i lavori è stato Pier Sandro Cocconcelli, Preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica, seguito da Erminio Trevisi, Direttore Dipartimento DIANA e Presidente CERZOO, e Roberto Biloni, Presidente di CremonaFiere.
Durante l’incontro, il Direttore Alta Scuola SMEA, Edoardo Fornari, ha introdotto il tema “I giovani tra agricoltura, alimentazione ed ambiente”, lasciando ampio spazio al dialogo in aula, e aprendo la discussione ad un confronto tra i relatori presenti.
Sono seguiti gli interventi di numerosi Professori specializzati in Psicologia della Salute di Comunità, Zootecnia, Scienze, Tecnologie Alimentari ed Agronomia, con l’obiettivo di approfondire e indagare i futuri professionali nel settore agroalimentare, soffermandosi su nuovi stili di consumo, biodiversità, nove l foods ed intelligenza artificiale.
Particolarmente apprezzato l’intervento del Prof. Giuliano Noci, Direttore dell’Hub della Conoscenza e Prorettore del Politecnico di Milano, ha rivolto ai presenti alcune domande provocatorie:
- Perché i giovani dovrebbero essere interessati a studiare l’agroalimentare?
- Perché dovrebbero scegliere Cremona?
- Come fare in modo che i giovani restino sul territorio per lavorare in questo settore?
Secondo Noci, il Made in Italy agroalimentare gode di una reputazione internazionale talmente solida da poter essere considerato un vero e proprio brand globale. Con un apporto del 15% al PIL nazionale, il settore è straordinariamente tecnologico e strategico, e va dunque valorizzato per garantire crescita e competitività a lungo termine. Cremona – ha aggiunto il Professore – rappresenta un ecosistema fertile, capace di generare valore e attrattività, a patto di saper operare un deciso “cambio di passo” rispetto alla concorrenza.
Concluso l’intervento del Prof. Noci, è seguita la presentazione della 80esima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali, a cura di Massimo De Bellis, Direttore di CremonaFiere. In programma dal 27 al 29 novembre 2025, la Fiera sarà innovativa, ospitando convegni tecnici e scientifici per costruire una rete in grado di garantire la crescita di un territorio centrale e senza confini.
L’incontro è stato l’occasione per riflettere sull’importanza di un settore come quello agroalimentare per il nostro Paese, ma soprattutto per mostrare ai giovani le possibilità che il settore offre, seppur molto spesso considerato poco interessante e profittevole.