Il 23 giugno, presso il Centro Polifunzionale di Cassa Padana, si è tenuto un importante incontro promosso dall’Hub della Conoscenza, rivolto ai Sindaci della Bassa Bresciana, con l’obiettivo di esplorare nuove forme di collaborazione inter-istituzionale e avviare sessioni di coprogettazione.
All’appuntamento hanno partecipato una trentina di Sindaci, la cui presenza ha testimoniato una forte volontà di adesione nel percorso, offrendo anche la propria disponibilità a coinvolgere i Comuni limitrofi.
A dare il via ai lavori è stato Giuliano Noci, Direttore dell’Hub della Conoscenza e Prorettore del Politecnico di Milano, che ha sottolineato l’importanza dell’incontro come tappa strategica: “Oggi iniziamo una fase progettuale concreta, presentando i dati raccolti finora con l’obiettivo di accompagnare i Comuni della Bassa Bresciana verso nuove forme di gestione associata.”
Analisi dei dati: il punto di partenza
L’incontro è stato guidato da Claudio Russo, Responsabile dei progetti di cooperazione inter-istituzionale – Politecnico di Milano e Formez PA, e da Giulia Marchio, Ricercatrice e Project manager in innovazione della Pubblica Amministrazione.
Presenti anche Anna Prat e Camilla Turelli, consulenti Formez PA, a supporto dell’analisi e delle proposte emerse.
Claudio Russo ha illustrato i risultati emersi in seguito ad una prima fase di indagine, durante la quale sono state condotte interviste e questionari che hanno permesso di mappare il funzionamento dei Comuni della zona.
Nei Comuni medio-piccoli il personale varia da 2 a 6 dipendenti, con forti criticità legate alla gestione diretta dei servizi. Sono attive 2 Unioni di Comuni e ben 28 convenzioni che coinvolgono 85 Comuni.
Le funzioni più frequentemente condivise tramite convenzioni includono: polizia locale, protezione civile, gestione dei rifiuti, igiene urbana, Centrale Unica di Committenza, SUAP, servizi scolastici, servizi digitali e informatica.
In particolare, Russo ha evidenziato come l’esternalizzazione sia una prassi diffusa, soprattutto nei Comuni più grandi, anche se una buona percentuale di Comuni medi o piccoli utilizzano l’esternalizzazione in modo mirato, concentrandosi su tributi, stipendi, gestione del personale e consulenze tecniche e legali.
Altri servizi gestiti diffusamente in forma associata sono: l’Ufficio Transizione Digitale, lo Sportello Europa, l’Edilizia Scolastica, il servizio mensa scolastica e il trasporto scolastico.
Molto spesso però, i Comuni più piccoli decidono di esternalizzare servizi tecnici e contabili per la mancanza di risorse e competenze tecniche.
La seconda parte dell’incontro è stata presentata da Giulia Marchio, che ha approfondito il tema della spesa per funzione, sottolineando come l’analisi dei dati raccolti confermi la convenienza della gestione associata, ma anche la necessità di una riflessione strategica: “Non tutti i servizi si prestano alla gestione associata: alcuni generano vantaggi evidenti, altri rischiano di aumentare la complessità se gestiti impropriamente.”
Prossimi passi e obiettivi
Nel corso del confronto, è emerso l’obiettivo di costruire una “comunità di pianura”, in grado di andare oltre la semplice somma dei Comuni e di valorizzare le identità locali in una logica di sistema più ampio, coinvolgendo il territorio della Bassa Bresciana, quello Cremonese e Mantovano.
I prossimi passi prevedono la validazione del perimetro delle funzioni prioritarie, la progettazione delle collaborazioni territoriali, partendo da Comuni omogenei e vicini, e infine la sperimentazione concreta, con test di gestione associata su servizi selezionati.
E’ stata ribadita l’importanza del “passaparola tra Sindaci” per ampliare la rete e garantire che il percorso coinvolga anche i Comuni limitrofi.
L’incontro del 23 giugno ha segnato l’avvio di un percorso condiviso, dove la riflessione strategica sui servizi e la progettazione dal basso diventano strumenti per generare valore pubblico.
I sindaci hanno ricordato il valore dell’esperienza dell’Hub, che non solo lavora sul coinvolgimento dei giovani, ma crea connessioni virtuose tra territori e istituzioni, generando progettualità concreta e condivisa.
L’Hub della Conoscenza si conferma come uno spazio dinamico, capace di mettere in rete territori e istituzioni, per attivare percorsi concreti di innovazione amministrativa.