Hub della Conoscenza: un passo verso una Rete Collaborativa Territoriale

Il 28 ottobre, presso la sede di Cassa Padana Bcc, l’Hub della Conoscenza, ha riunito amministratori locali della Bassa Bresciana e dei territori di Cremona e Mantova, insieme a figure istituzionali di rilievo, con l’obiettivo di sviluppare nuove forme di cooperazione intercomunale per sostenere le amministrazioni locali della Lombardia orientale, promuovendo una visione condivisa e strategica.

In collegamento da remoto ha partecipato la dottoressa Giuliana Ciaburri, Staff di direzione-DG Ambiente e Clima, di Regione Lombardia.

Presenti all’evento i sindaci della Bassa Bresciana, i rappresentanti del GAL Oglio Po, e alcuni amministratori di Cremona, inclusi i dirigenti del Comune e dell’Ufficio Informagiovani.

Questa rappresentanza eterogenea e territoriale riflette l’intento del progetto di costruire una rete interterritoriale coesa che includa, per ora, le aree della Bassa Bresciana, Cremona e Mantova. Tale rete mira a valorizzare le caratteristiche comuni di questi territori, favorendo uno sviluppo che possa rispondere in modo adeguato alle sfide locali.

L’incontro è stato introdotto da Giuliano Noci, che ha sottolineato l’importanza di coinvolgere attivamente i giovani in questo percorso. Non si tratta solo di parlare delle nuove generazioni, ma di farle partecipare direttamente alle discussioni, mettendole al centro del progetto. A testimonianza di ciò, tre studenti dell’Istituto Capirola di Leno, uno dei partner fondatori dell’iniziativa, hanno preso parte all’evento. Tra loro, Luca Gervasio, che ha già avuto modo di partecipare a incontri precedenti, ha condiviso la visione dei giovani rispetto alle prospettive future dei territori.

Lo studente ha evidenziato l’importanza del ruolo dell’amministrazione pubblica come ponte tra le varie realtà locali, dalle imprese alle scuole, dalle famiglie ai giovani, al fine di garantire continuità e ricambio generazionale. Ha espresso la gratitudine dei giovani verso chi lavora per il loro futuro, comprendendo le difficoltà che i territori vivono oggi. “Se anche noi possiamo fare qualcosa per rendere migliore il domani, siamo pronti a farlo”, ha dichiarato Luca, sottolineando il desiderio delle nuove generazioni di contribuire attivamente allo sviluppo locale.

Il Ruolo dei Partner Istituzionali

Il Prof. Noci ha poi ringraziato le varie figure istituzionali coinvolte, tra cui il Dottor Vetritto, dirigente della Presidenza del Consiglio dei ministri, e il Dottor Xilo, coordinatore del laboratorio nazionale del progetto ITALIAE, insieme a Claudio Russo, collaboratore dell’osservatorio Agenda Digitale Politecnico di Milano, che da tempo segue e analizza i dati relativi al progetto.

Ognuno di loro ha svolto un ruolo fondamentale nell’implementazione delle progettualità su scala nazionale, portando un contributo decisivo anche a livello locale.

Nel suo intervento, il Dottor Vetritto ha spiegato come il progetto “Italia”, in collaborazione con i Fondi Strutturali Europei, si ponga l’obiettivo di migliorare la governance territoriale superando la frammentazione. “I sindaci,” ha dichiarato, “non hanno il tempo di unire le forze e di pensare a strategie comuni, poiché sono assorbiti dalla gestione quotidiana della pubblica amministrazione.”

Questo progetto, dunque, intende offrire loro strumenti e supporto per concentrarsi sullo sviluppo locale, valorizzando l’autonomia amministrativa.

Giovanni Xilo ha evidenziato che il concetto di associazionismo comunale, inizialmente percepito come un mezzo per ridurre i costi tramite la condivisione delle risorse, è in realtà una risposta alla frammentazione amministrativa che limita l’efficienza dei piccoli comuni.

La Costituzione Italiana, riconoscendo l’importanza delle autonomie locali, tutela la capacità di rappresentanza e la tradizione storica dei comuni, ma la mancanza di risorse e di una gestione coordinata tra territori limita le loro possibilità di sviluppo e di intervento.

Il progetto, esteso su scala nazionale e operante da Sud a Nord, mira a fornire soluzioni personalizzate, capaci di adattarsi alle specificità di ogni territorio.

Nel confronto tra i sindaci locali c’è stata una condivisione di necessità per rispondere alle nuove sfide tra cui:

  1. sostenibilità ambientale;
  2. desertificazione e migrazione giovanile;
  3. adozione di tecnologie digitali

 
L’incontro ha rappresentato un passo importante verso la creazione di una rete collaborativa che possa supportare lo sviluppo dei territori della Lombardia orientale in modo coeso e sostenibile.

La partecipazione attiva dei giovani e il contributo delle istituzioni locali e nazionali sono elementi essenziali per garantire un futuro migliore a queste comunità, mantenendo vivo lo spirito di cooperazione e innovazione che caratterizza l’iniziativa.

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