Il Futuro è oggi ma non è come ce lo immaginiamo. È questo il titolo e il cuore del convegno, organizzato dall’Hub della Conoscenza, il 9 marzo a Futura Expo 2025, la più grande Expo italiana dedicata alla sostenibilità. Un’occasione di confronto tra studenti, istituzioni e imprenditori su temi cruciali come innovazione tecnologica, lavoro del futuro e ruolo della sostenibilità.
A prendere per primi la parola, dopo i saluti di apertura del professore Giuliano Noci, Direttore dell’Hub della Conoscenza e Prorettore del Politecnico di Milano, sono stati i giovanissimi studenti degli IIS Bresciani, veri protagonisti della giornata.
A loro, si sono uniti rappresentanti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e di quello accademico, per discutere delle prospettive di sviluppo territoriale e delle opportunità future per le nuove generazioni.
Francesco Enea Taboni, studente dell’IIS Cossali, è intervenuto presentando i risultati di un’indagine, in cui sono stati definiti gli aspetti più importanti per i giovani di oggi.
Il risultato? Un quadro pragmatico e concreto delle loro priorità: salute, sicurezza e lavoro.
“La salute sembra un tema poco caro ai giovani, invece per noi è fondamentale” – ha spiegato Francesco Taboni. “Vogliamo vivere in un ambiente sicuro dove poter costruire il nostro futuro senza bisogno di spostarci altrove. E il lavoro è al centro di tutto: non una semplice occupazione, ma un’opportunità di crescita, senza sfruttamento, con una reale qualità della vita”.
Un discorso che ha sorpreso molti, perché nei dati raccolti la sostenibilità ambientale, seppur considerata molto importante, non è emersa come priorità assoluta. “Non perché non ce ne importi, ma perché prima dobbiamo costruire le basi su cui poggiare il nostro futuro”, ha voluto precisare Francesco.
I ragazzi, che durante i primi due giorni di Futura Expo sono stati protagonisti di workshop, dedicati a riflettere sulle sfide del domani, hanno voluto puntualizzare anche la loro idea di sostenibilità, che molto spesso viene percepita solo come una “parola vuota”.
“La sostenibilità è una via per durare nel tempo”, ha affermato Gabriele Gregorini, studente dell’IIS Castelli, “ma noi giovani abbiamo la sensazione che non venga fatto ancora abbastanza. La mentalità delle persone è difficile da cambiare e, spesso, il termine sostenibilità è solo uno slogan, privo di azioni concrete”.
Asia di Raddo, studentessa dell’IIS Don Milani, ha sottolineato la necessità da parte dei giovani di un futuro dinamico e di una formazione sempre più completa.
Un altro tema centrale del convegno è stato quello del cambiamento tecnologico, un processo che avanza a ritmi vertiginosi e che spaventa non solo i giovani, ma molto spesso anche le imprese.
“Ci troviamo nella quarta rivoluzione industriale, un’epoca caratterizzata da trasformazioni rapidissime e il rischio è quello di non riuscire a stare al passo”, ha affermato Hadi Berjaoui, del Liceo Calini.
Una possibile soluzione potrebbe essere una formazione meno tradizionale: secondo gli studenti, infatti, il sistema scolastico deve evolversi e introdurre con più forza le materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Conclusi gli interventi dei più giovani, ha preso la parola Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia. “In questi giorni, i ragazzi degli Istituti Bresciani non hanno parlato solo di sostenibilità, ma hanno fatto politica. Interessarsi del futuro e avanzare nuove proposte è un aspetto imprescindibile della nostra politica. Proprio per questo, Regione Lombardia crede fortemente nell’Hub della Conoscenza”, ha affermato Maione.
Gli interventi dei giovani hanno acceso un dibattito con i rappresentanti delle istituzioni e delle imprese, che hanno provato a rispondere ad una delle tante domande poste dai giovani: Il lavoro è davvero una possibilità di crescita o troppo spesso si trasforma in sfruttamento?
Secondo Pierluigi Cordua, Presidente di Confapi Lombardia e Brescia, la realtà è ben diversa da quella descritta dai giovani. “Le imprese non vedono i lavoratori come un costo, ma come un investimento”.
Tuttavia, ha ammesso che esiste un problema di comunicazione e che sarebbe necessario trovare canali diversi per dialogare con le nuove generazioni, per esempio tramite i social media.
Ancora più netto il pensiero di Franco Beretta, Presidente di Confindustria Brescia, che ha esortato i giovani a non temere il progresso tecnologico. “Le aziende sanno che la tecnologia è una condizione di esistenza, ma senza di voi non esisterebbero. Non c’è nessun orientamento allo sfruttamento: siete la nostra unica risorsa”, ha ribadito Beretta.
Il Magnifico Rettore Castelli dell’Università degli Studi di Brescia, ha sottolineato come oggi i ragazzi siano molto più consapevoli dell’importanza della salute e del bilanciamento tra vita privata e lavoro. Tuttavia, ha evidenziato le difficoltà delle Università nell’adattarsi alla velocità del cambiamento, a causa della rigidità dei sistemi istituzionali.
Anche il Presidente della Camera di Commercio di Brescia, Roberto Saccone, ha riconosciuto che il mondo del lavoro sia mutato profondamente in questi ultimi anni. “I giovani non rifiutano il lavoro, ma chiedono condizioni migliori e maggiore conciliazione con la vita privata”, ha ricordato Saccone. “La sfida, per le nostre imprese, sarà comprendere e rispondere a queste nuove esigenze”.
Di tono diverso è stato l’intervento di Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Brescia, che ha posto l’attenzione sul settore agroalimentare, una vera eccellenza italiana da 600 miliardi di euro. Secondo Prandini, se saremo in grado di investire nella qualità e nella trasparenza, con l’aiuto delle nuove tecnologie, potremo rendere il settore ancora più competitivo e attrattivo per i nostri giovani.
Ha invitato poi i ragazzi presenti a fare politica, a interessarsi sempre di più di questi temi, perché il futuro è solo nelle loro mani.
La giornata si è chiusa con una dimostrazione che ha riportato il focus sull’innovazione: la presentazione di Nao, un robot programmato dagli studenti del Liceo Calini. Un progetto che ha richiesto mesi di lavoro e che ha dimostrato come la tecnologia possa diventare una palestra di creatività e apprendimento.
A chiudere il convegno, le parole di Noci, che ha lanciato un messaggio forte:
“Oggi abbiamo ascoltato idee e visioni straordinarie. Serve energia fresca, rimettiamo i giovani al centro del dibattito. Il futuro non si costruisce senza di loro”.
Il confronto non finisce qui: il 21 maggio, al Teatro Grande di Brescia, si terrà un nuovo appuntamento per continuare il dialogo.
Perché il futuro è oggi, e appartiene ai giovani.
GALLERIA FOTOGRAFICA
- Studenti degli IIS Bresciani
- Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e Clima, Regione Lombardia
- Giorgio Maione e Giuliano Noci, Direttore Hub della Conoscenza
- Convegno Il Futuro è oggi ma non è come ce lo immaginiamo
- Francesco Castelli, Rettore Università degli Studi di Brescia
- Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Brescia
- Roberto Saccone, Presidente Camera di Commercio Brescia
- Convegno Il Futuro è oggi ma non è come ce lo immaginiamo
- Roberto Saccone, Presidente Camera di Commercio Brescia
- Pierluigi Cordua, Presidente CONFAPI
- Franco Beretta, Presidente Confindustria Brescia