In un contesto globale di rapidi cambiamenti, il legame tra imprese e istituzioni scolastiche può diventare motore generativo per l’intera società. È sulla base di questa visione che il progetto Hub della Conoscenza ha dato vita al convegno “FORM-AZIONE: con l’impresa serve una scossa?”, mercoledì 20 novembre, presso il Forum di Cassa Padana.
L’incontro ha avuto come obiettivo quello di creare una connessione tra scuole, università e imprese per affrontare temi fondamentali come l’orientamento scolastico, la formazione delle competenze richieste dal mondo del lavoro e il ruolo della scuola nel preparare, non solo lavoratori, ma anche cittadini con una mente aperta e critica.
Durante il convegno, Carlo Alberto Chiavegato, studente del Liceo Scientifico Aselli di Cremona, e Asia di Raddo, studentessa dell’IIS Don Milani di Montichiari, hanno sottolineato l’importanza di un orientamento scolastico efficace, considerato cruciale per garantire una scelta consapevole del percorso educativo e per limitare il disorientamento che affligge molti studenti, soprattutto liceali.
Tra i relatori intervenuti, Filomena Bianco, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, ha evidenziato la complessità del percorso che collega scuola, università e imprese, sottolineando la necessità di superare il disallineamento tra le competenze richieste dal mercato e quelle offerte dal sistema educativo. “Il primo passo per affrontare questo problema è un buon orientamento scolastico”, ha affermato, indicando come spesso le scelte dei ragazzi si traducano in insoddisfazione.
Patrizio Bianchi, già Ministro dell’Istruzione, ha lanciato un appello per un cambiamento radicale. “Serve davvero una scossa, una trasformazione che metta al centro il valore della comunità”, ha dichiarato, sottolineando il bisogno di formare persone responsabili, in grado di collaborare e costruire insieme il bene comune. Bianchi ha ribadito inoltre come la scuola debba essere considerata cosa pubblica, uno spazio inclusivo e condiviso per la formazione di cittadini e lavoratori del futuro.
Questo pensiero è stato condiviso da Francesco Castelli, Rettore dell’Università degli Studi di Brescia e Giuseppe Bonelli, Dirigente dell’Ufficio 5 USR Lombardia, che hanno posto l’accento sulla fuga dei cervelli, sul declino demografico e sull’importanza del lavoro di rete, non solo tra scuole ma anche con istituzioni e territori. Hanno definito la “scossa” già avviata, grazie a progetti che promuovono una maggiore collaborazione e una visione inclusiva.
È intervenuto anche Antonello Giannelli, Presidente Associazione Nazionali Presidi, che ha accesso i riflettori sull’importanza di una formazione più dinamica, trasversale e su un nuovo modello educativo, in grado di superare l’impostazione tradizionale del “paradigma gentiliano”, per evolvere verso una didattica partecipativa e orientata alla co-progettazione.
Giuseppe Pasini, Presidente Feralpi Group, ha concluso ribadendo che la formazione aziendale deve intercettare i momenti di cambiamento e creare percorsi di crescita chiari per i giovani, altrimenti rischiano di andare altrove.
La seconda parte del convegno è stata dedicata al confronto tra dirigenti scolastici di alcuni istituti bresciani, che hanno enfatizzato il bisogno di una maggiore autonomia per le scuole, una formazione obbligatoria e motivante per i docenti, e un approccio differenziato per affrontare i bisogni specifici di ciascun istituto.
Il convegno si è concluso con un messaggio di speranza da parte di Giuliano Noci, Direttore dell’Hub della Conoscenza: “servono riforme coraggiose, ma la volontà di cambiamento passa attraverso una rete collaborativa che coinvolga scuole, università e territorio”.
Progetti come quello dell’Hub della Conoscenza dimostrano che è possibile farlo, provando così a contribuire al rafforzamento del sistema industriale e sociale italiano.
Galleria fotografica: