Giovedì 30 gennaio, il centro polifunzionale di Cassa Padana a Leno ha ospitato un incontro speciale dedicato al progetto giovani collaboratori della Banca, frutto della partnership con l’Hub della Conoscenza.
Un’occasione per riflettere sul ruolo che le nuove generazioni possono giocare nell’evoluzione della banca.
L’evento è stato aperto dal Direttore Generale Andrea Lusenti che ha sottolineato l’importanza del progetto per la crescita e l’innovazione all’interno della banca.
Tra i momenti simbolici della giornata, uno in particolare ha delineato un passo importante: Cassa Padana ha deciso di rendere soci della banca Iman e Luca, due studenti dell’Istituto Capirola di Leno, donando loro azioni, in riconoscimento del loro impegno e in rappresentanza dei giovani che abbracciano il cambiamento e le sfide con entusiasmo e visione.
L’incontro ha avuto un doppio obiettivo: da un lato discutere del “confronto intergenerazionale”, dall’altro riflettere sulla “banca del futuro”. I giovani collaboratori di Cassa Padana, suddivisi in gruppi, hanno presentato le loro idee, immaginando come si evolverà la banca nei prossimi anni.
Tra i temi emersi, alcuni sono apparsi particolarmente interessanti: la centralità della relazione umana, la consulenza personalizzata, l’importanza di un coinvolgimento attivo e consapevole dei clienti e il ruolo strategico della comunicazione come strumenti per affrontare il cambiamento.
Le riflessioni dei giovani collaboratori sono state chiare: la banca del futuro sarà senza dubbio digitale, tecnologica e attenta alla sostenibilità.
Indubbiamente alcuni spunti emersi rispecchiano già la direzione intrapresa da Cassa Padana negli ultimi anni, ma ci sono ancora aspetti da rafforzare, migliorare e sviluppare per rispondere alle sfide future.
L’incontro ha rappresentato anche un primo passo verso la creazione di un “advisory board” composto da giovani collaboratori volontari, il cui compito sarà quello di tradurre questi spunti in azioni concrete.
La giornata si è conclusa con le parole del Direttore Andrea Lusenti, che ha ribadito l’importanza di progetti come quello dei giovani collaboratori, utili non solo per la banca, ma anche per la comunità.
L’incontro ha dimostrato ancora come il futuro della banca dipenda dalla cooperazione tra generazioni, motore di un’evoluzione che punta a un domani più inclusivo, innovativo e sostenibile.